Presto in campo gli “Spazzini del Fucino”
Un oceano di plastica sul letto del Vecchio Lago prosciugato
Laboratorio Civiltà: Liberiamo i canali e posizioniamo i cassonetti
di Pierluigi Palmieri *
Nel suo notissimo documentario A plastic Ocean-, Craig Leeson attesta che ogni anno finiscono in mare 8 milioni di tonnellate di plastica e che nel mar Mediterraneo, c’è un rapporto 1:2 tra particelle di plastica e plancton, mentre nel Pacifico si trova una vera e propria isola di plastica grande quanto due volte il Texas.
Dalle osservazioni di Leeson emerge è che nessuna zona, per quanto ‘incontaminata’, sembra salvarsi da questo oceano di spazzatura, che sta minacciando la sopravvivenza dei pesci e degli uccelli.
Da noi c’è una discarica a cielo aperto costituita dalla rete di canali che in passato portò allo storico prosciugamento del vecchio Lago del Fucino convogliandone le acque nel Grande Canale Collettore, progettato per sospingerle regolarmente verso il fiume Liri e di qui nel Garigliano fino al mare Tirreno. Ma presto il flusso delle acque sarà rallentato dal fattore “PF1F2” ( dove P=plastica F1 = Fertilizzanti e F2=Fitofarmaci). L’invenzione della formula è un ingenuo tentativo di sdrammatizzare, ma la realtà preoccupa non poco.
Molti di noi ricordano il tempo in cui nei canali del Fucino abbondavano i Gamberi di fiume (i gustosissimi “Ciancari”) e non era difficile pescare in abbondanza tinche e trote del Giovenco? Sono specie estinte e i nostri bambini le possono forse rintracciare in qualche vecchio album fotografico di famiglia. Laboratorio Civiltà ha effettuato un’ispezione ai canali che separano i campi coltivati dalle strade interne alla Circonfucense trovandoli intasati dai contenitori in plastica, con residui di fertilizzanti e di fitofarmaci. Quantità industriali di questo materiale si accumulano ogni anno, trasformando i canali in discariche, anche per altre immondizie, degne dei peggiori agglomerati di “inciviltà”. L’inquinamento da plastica cresce con il susseguirsi ed il sovrapporsi delle stagioni della semina, parallelamente al quantitativo non indifferente di fertilizzanti e i fitofarmaci che residua nei contenitori mai completamente svuotati. L’incontrollabile sovradosaggio derivato dall’irrigazione dei campi con le acque dei canali provoca un deleterio effetto di sommazione sui prodotti alimentari.
Il Laboratorio di Civiltà Italiana si è costituito nella Marsica per elaborare concrete proposte di politica del territorio e verificarne lo “stato di salute”. Ha deciso quindi di avviare una campagna per la rimozione di quintali di materiale plastico e di quant’altro vi è stato associato.
In collaborazione con l’associazione CREDICI per i Diritti Civili, tutti i componente del Laboratorio Civiltà nelle domeniche successive a termine della “fase 2 dell’emergenza COVID19”, muniti di guanti mascherine e rastrelli, saranno invitati a trasformarsi in “Spazzini del Fucino”. Al progetto, che sarà presentato nella prossima settimana alle autorità, vuole coinvolgere le Imprese del circondario, appaltatrici della raccolta dei rifiuti, per valutare l’eventuale utilizzo di mezzi meccanici adatti al prelievo del materiale e la posa in punti strategici di un adeguato numero di capienti cassonetti. Il motto è stato già adottato: La plastica è meravigliosa, perché è durevole. La plastica è terribile, perché è durevole
(cit. C. Leeson).
Dal cuore pulsante del Fucino sono emerse, grazie all’ingegno dell’uomo, terre fertili, che ci hanno regalato la prosperità. Facciamo che il nostro old Lake non replichi il plastic Ocean.