AL VOTO ! AL VOTO ! TUTTI AL VOTO !

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17 febbraio 2018

Osservatorio Il Sistema Elettorale

AL VOTO ! AL VOTO ! TUTTI AL VOTO !

Game over. Tutto é stato definito per il voto del 4 marzo prossimo : spartizione dei collegi, programmi, candidati. Ma la confusione regna sovrana. Nei partiti, nei programmi, nei candidati, tutti figli illegittimi di una legge elettorale che al confronto il “porcellum” sembra essere stato scritto da Alexis De Tocqueville.

A sinistra sinistra, quella – tanto per intenderci – dove si é “liberi e uguali”, dopo l’ubriacatura conseguente alla scissione dal PD, sono affiorati i primi dissapori derivanti da sondaggi non proprio rassicuranti, tanto che l’ex Presidente del Senato e l’ex Presidente della Camera,esecutori materiali del divorzio, sono stati messi in discussione dai mandanti per evidenti lacune non solo dialettiche. Il loro programma politico é riassumibile in questi punti : jus soli, apertura delle porte (e delle finestre) a tutti coloro che in qualunque modo raggiungono il suolo italiano, gratuità dell’università per tutti coloro che intendano frequentarla senza distinzione dei meriti.

Introduzione di una “imposta di equità”, altrimenti detta patrimoniale.

Che dire: forse vivono su Marte e non si sono accorti che il comunismo é defunto da un pezzo ? No, non é questo il punto; essi fanno affidamento su persone ingenue e sprovvedute per poter accedere al bivacco parlamentare.

A sinistra, quella un pò meno sinistra della precedente, si respira un’aria pesante per il venir meno di una massa importante di voti che verosimilmente relegherà il partito ad una considerevole distanza dalla coalizione di centro-destra e dal Movimento 5 Stelle. Il programma economico é certamente recessivo perché continuerebbe a drogare la nostra economia con aiuti a pioggia senza affrontare i nodi vitali della riduzione delle imposte, del taglio del debito pubblico, del taglio della spesa e della revisione dei trattati europei con particolare riferimento al “fiscal compact” ed al “Bail in”. C’é comunque un punto importante da segnare a favore de PD e di Renzi in particolare: quello di aver tentanto di spurgare il partito da influenze ideologiche estremiste per portarlo verso una socialdemocrazia di stampo europeo.

Proseguendo in questa virtuale fotografia del quadro politico debbo notare che il M5S come anche la coalizione di centro destra siano manovrate da due abili pupari ; dico pupari perché non potendo entrare in parlamento teleguidano a distanza la massa dei candidati che come scolaretti eseguono docili ed ubbidienti. Ricordate il film di Alberto Sordi “Bello,onesto emigrato Australia……….” ? Bene, c’é una scena in cui la maestra -a centinaia di chilometri di distanza – interrogando via radio un bambino alla lavagna lo rimanda a posto con un bel due; il bambino esegue mesto l’ordine e si risiede. Ecco, questo é il quadro desolante che abbiamo sotto gli occhi : tutti i papabili (intendasi candidati) sono in questa fase talmente disciplinati perché sperano che Berlusconi e Grillo facciano il miracolo di portarli in Parlamento. Poi si vedrà,

In Tv i pupari impazzano sciorinando battute, barzellette, programmi fantasmagorici senza che ci sia qualcuno per contraddirli. Ma vi pare una cosa possibile? Ma vi pare una cosa normale? Dove é finita quella aristocrazia politica (non nel senso di nobiltà) che entrava in parlamento con scopi elevati e con le tasche piene per uscirne poi con te tasche vuote, al contrario di quella odierna che vuole entrarvi con le pezze sul popo’ ed arraffare il più possibile sapendo che potrebbe non esserci un secondo mandato?

Su un punto tutti i partiti sono stati in sintonia: scegliere i candidati peggiori (salvo qualche rara eccezione) per prepararsi all’inciucio post voto. Non contenti di tutto questo e contravvenendo bellamente alle dichiarazioni rese dopo l’approvazione della nuova legge elettorale che, a loro dire, avrebbe riavvicinato i candidati al territorio, hanno avuto anche la brillante idea di paracadutarli in collegi a loro ignoti ovvero in più collegi plurinominali, tanto per essere sicuri della loro elezione.

Qualche buontempone ha detto che hanno eseguito l’operazione con un solo aereo, cosi almeno hanno dato l’impressione di risparmiare.

Qualche esempio ? Di seguito un elenco molto parziale :

Maria Elena Boschi : Bolzano anziché Arezzo;

Pier Carlo Padoan : Siena anziché Roma;

Roberto Giachetti : Sesto Fiorentino anziché Roma;

Gaetano Quagliariello : Abruzzo anziché Campania;

G,Franco Rotondi : Abruzzo anziché Campania;

Valeria Fedeli : dalla Lombardia alla Campania;

Piero Fassino : da Torino a Roma;

Pier Luigi Bersani : Veneto anziché Emilia;

Nunzia Di Girolamo : da Benevento in Emilia;

E le pluricandidature ? Ecco anche qui un elenco molto parziale :

Licia Renzulli : 6 collegi;

Maria Elena Boschi : 6 collegi;

Lorena Milanato : 6 collegi (in parlamento del 2001);

Laura Boldrini : 5 collegi;

Giulia Bongiorno : 5 collegi;

Pietro Grasso : 4 collegi ,

Renato Brunetta : 4 collegi.

Per favore BASTA ! BASTA! BASTAAAA!!!

Chi ha resistito a leggere fin qui é un coraggioso e merita di essere ringraziato. Cosa che facciamo volentieri ma invitandolo a ben valutare l’offerta politica che troverà sulla scheda sulla quale potrà scrivere semplicemente “Civiltà Italiana”, evitando di deporla bianca per evidenti rischi di manipolazione.

 

Mario Travaglini

17/02/2018