La Rivoluzione di Donald Trump

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13 novembre 2016

Osservatorio ‘Chi l’ha detto’

La clamorosa ma non imprevedibile vittoria elettorale di Donald Trump lascia attoniti i faziosi ma offre infiniti spunti di riflessione ai laici veri, a quelli che non hanno paura della realtà né di farsi interrogare da essa. Uno di questi spunti è questo.

Barack Obama lascia la Casa Bianca dopo otto anni molto discutibili ma che non hanno particolarmente scosso il suo prestigio personale. Tutti i sondaggi del 2016, l’anno del suo passo d’addio, gli hanno regalato risultati non malvagi. Il 57% di approvazione . La candidata del Partito democratico, Hillary Clinton, aveva lavorato con lui al Dipartimento di Stato e si presentava in linea di continuità con la sua politica. Eppure Trump ha vinto nettamente, e il Partito Repubblicano, che pure dall’ascesa di Trump era stato sconvolto e umiliato, ha ottenuto la maggioranza al Senato (51 seggi contro 47) e alla Camera dei Rappresentanti (236 seggi contro 191).

Dopo otto anni di un potere democratico peraltro dimezzato, si passa a un Presidente che ha rivoltato il partito come un calzino al cui fianco ci sarà un Congresso repubblicano. Non parliamo, poi, dell’appoggio offerto alla causa democratica dall’alta finanza, dal complesso militar-industriale, dal mondo dello spettacolo, da quasi tutti i media. Una rivoluzione, insomma. Che nessuno aveva visto o voluto vedere. Da questo si possono trarre due conclusioni. Una, scontata e poco interessante, è che con la maggior parte dei giornali ci si può ormai al più incartare il pesce. Sono diventati, ormai e quando va bene, gli house organ di questa o quella lobby. Faziosi e pallisti. Inaffidabili. Sanità, immigrazione, ambiente sono alcuni dei primi punti che Donald Trump, neo presidente degli Stati Uniti, metterà in atto nei suoi primi 100 giorni. Tra le sue proposte durante la campagna elettorale anche il bando agli islamici negli Usa. Subito dopo la strage di San Bernardino del 7 dicembre 2015 TRUMP aveva avanzato l’idea di prevenire l’immigrazione dei musulmani con un bando totale al loro ingresso negli Stati Uniti.

Nella lista degli obiettivi dell’amministrazione Trump il famoso muro con il Messico, a spese degli stessi messicani: circa 40 miliardi di dollari che il governo messicano ha già detto di non voler sostenere , Donald Trump ha promesso di triplicare il numero di agenti dell’immigrazione e di creare una task force specializzata nella “deportazione” dei senza permesso. “Non appena sarò presidente, cancellerò l’Obama care” è stata una delle promesse che Trump ha fatto in campagna elettorale e che riguarda la riforma sanitaria del presidente. Riguardo al tema sul clima, in campagna elettorale, Trump ha anche spiegato che uno dei suoi primi atti di governo sarà il ritiro degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi. I negoziati sulla Trans-Pacific Partnership e il TTIP con l’Europa verranno bloccati, ma il nuovo presidente repubblicano ha già detto di voler liquidare anche il Nafta. Per quanto riguarda la lotta all’Isis, Trump ha più volte dichiarato di voler occupare le aree ora sotto il controllo dei militanti per riprendersi il loro petrolio. Inoltre : Nuovi rapporti con la Russia di Putin che apriranno a nuovi scenari di stabilità e di pace nei tanti teatri di guerra inutilmente fomentate da nazioni e lobby che inseguono biechi interessi, noncuranti dei milioni di morti provocati.

Nuovi rapporti con gli alleati europei che porteranno ad una maggiore responsabilizzazione dei singoli stati , TRUMP ha dichiarato che gli Americani interverranno soltanto quando “strettamente necessario”.

13/11/2016