Bio, Bio, Bio…

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Anche in questa settimana abbiamo assistito, come del resto nelle  precedenti e ormai da anni, a fatti e misfatti di ogni specie. Con il contrastante sottofondo tra  l’assordante rimbombo dei colpi di mitra sui civili nella Striscia  e il cupo eco delle polemiche  più o meno strumentali /elettoralistiche  sull’uso dei manganelli su chi protestava a Pisa, è arrivata anche l’ennesima insana “uscita” di Vladimir Putin sul possibile uso delle armi atomiche in un eventuale conflitto con i paesi della NATO. Di fronte a tematiche di questo genere i problemi di cui sto per parlare potrebbero apparire  banali. Allora, siccome vorrei dimostrare il contrario, a chi legge chiedo cortesemente di avere …pazienza.

La mia personale settimana si è conclusa,  sabato 2 marzo 2024, con la partecipazione, presso il Palazzo delle Federazioni , all’assemblea programmatica del Club di Roma del Panathlon International, iniziata alle 10,00 e proseguita con il pranzo di Lavoro fino alle 15 circa.

IL TAVOLO DELLA PRESIDENZA DELLA CONFERENZA PROGRAMMATICA DEL PANATHLON ( AL CENTRO STEFANIA LELLA, PRESIDENTE DEL CLUB DI ROMA . ALLA SUA SINISTRA LARISSA NEVIEROV, CAMPIONESSA DI VELA E A DX IL VICE PRESIDENTE GIAMPIERO CANTARINI

Nel pomeriggio dello stesso giorno sono rientrato in Abruzzo in tempo per partecipare  nella Sala Polifunzionale “A.M. Palmieri” della Parrocchia di Cappelle dei Marsi  all’assemblea informativa indetta dai Comitati che si oppongono alla concentrazione sul territorio di impianti a rischio insalubrità.

A prima vista, i due eventi, oltre ad essersi svo

IL TAVOLO DELL’ASSEMBLEA TENUTASI NELLA SALA MULTIMEDIALE DI “A.M. PALMIERI” A CAPPELLE DEI MARSI, DA SINISTRA ALESSANDRO ALBERTI PRESIDENTE DEL COMITATO NO.I (NO INSALUBRITÀ NELLA MARSICA, PIERLUIGI PALMIERI COORDINATORE DELL’INCONTRO, NARSETE D’ANGELO , PRESDENTE DEL COMITAO MARSICA NO BIO-GAS

lti in località e location che attengono  a campi nettamente distinti, ed entrambi, mi ripeto, appaiono estranei ai fatti di sangue che coinvolgono Russia e Ucraina da una parte, Israele e Palestina dall’altra con la coda di  Suez che non serve proprio da “scaccia mosche”. Senza dimenticare il sangue che scorre in Kenia e in Burkina Faso, per le cui popolazioni, mentre scrivo, continua a pregare Papa Francesco e a dire “Basta, Fermatevi”, ricordando, affacciato su Piazza san Pietro, che il 3 marzo si celebri la Giornata internazionale per la consapevolezza sul disarmo e la non proliferazione. I due eventi, al contrario, hanno il denominatore comune nel principio di partecipazione. Il Panathlon è un’associazione che grazie alla partecipazione ad iniziative che hanno alla base il rispetto delle regole e delle persone, mette a disposizione di chi ha la responsabilità della gestione dello sport le idee forza di chi lo sport lo ha vissuto in prima persona, come atleta e/o dirigente, e ne conosce rischi e benefici. Non a caso gode del riconoscimento di Associazione Benemerita del CONI. Dalla partecipazione nasce la progettualità, che attraverso assemblee, convegni e premi, esalta il fair play, condanna la violenza e il il distruttivo  inquinamento del corpo che deriva dal doping. L’associazione spontanea dei cittadini, riuniti nei comitati che hanno organizzato l’affollata assemblea nella frazione di Scurcola Marsica, è nata per proteggere il piccolo lembo del territorio della Marsica dalla paventata concentrazione di impianti ad alto rischio inquinamento (Centrale anaerobico aerobica per la produzione di Bio-Gas e Forno Crematorio a poche centinaia di metri dall’abitato).

Nella riunione di Roma, capitale d’Italia, sono emerse  proposte volte alla salvaguardia della salute dei praticanti lo sport ( distribuzione su vasta scala di defibrillatori da parte di Ivo Pulcini, medico sociale della Lazio Calcio, visite mediche specialistiche a basso costo da parte del Presidente dei Medici Sportivi  Carlo Tranquilli), ma anche la contrarietà alle spese esagerate per l’organizzazione di grandi eventi,  di Riccardo Viola, Presidente del CONI Lazio, favorevole all’investimento delle risorse economiche nella ramificazione dell’impiantistica di base. La valenza di queste proposte è indiscutibile.

Senza tema di smentita, affermo che altrettanto indiscutibile è la valenza delle proposte scaturite dalla riunione dei cittadini della piccolissima Cappelle dei Marsi. L’opposizione dei comitati (No Marsica Biogas e NO- Insalubrità nella Marsica) ha un peso “etico”  pari a quello delle preoccupazioni espresse a Roma dai qualificati professionisti che ho citato, che sono i paladini della qualità della vita in ambito sportivo. Non ci sono dubbi che i progetti che, in nome della tecnologia “garantista” e del ritorno economico, metterebbero, come il doping,  a repentaglio  la qualità della vita di chi vive nel territorio, che, negli anni, ha già dato in termini di esalazioni odorifiche e di compromissione dei terreni.

LA SALA MULTIMEDIALE “A.M. PALMIERI” GREMITA DI CITTADINI ATTENTI E PARTECIPI

A proposito  di paladini non posso evitare di citare ancora una volta Raniero Regni (sono certo che lo farò ancora tante volte in futuro), che impreziosisce con i suoi scritti la nostra Rivista. Il mio amico Accademico, dopo  la pubblicazione del libro IL LIMITE dal sottotitolo  emblematico “Questo impegno ci riguarda”, proprio oggi scrive il suo ennesimo pezzo  pro natura Là dove c’erano i larici ora c’è una pista di cemento – Centralmente). E’ proprio il concetto di “limite”  che non entra nella testa di molti gestori della cosa pubblica. Tra questi si è ingenerata la convinzione che i cittadini dopo aver votato i loro sindaci e/o consiglieri regionali, debbano tornare alle loro case e subire passivamente gli effetti delle decisioni di chi li amministra. Nel nome del “tecno” e “bio” si innalzano barriere fumogene sulle reali conseguenze di scelte, che si vogliono far passare sulla testa della comunità. Si parla di ritorni economici e, d’altro canto, si chiede la contropartita all’erogazione di  doverosi contributi a  sostegno dei servizi pubblici, spacciata per una concessione  in via straordinaria. E’ la ben nota “politica della fontanella e della lampadina” che non muore mai. Lampadina e fontanella usate come richiamo al consenso,  come il  “pio, pio, pio…” usato, prima dell’invenzione dell’allevamento in batteria,  per distribuire  il mangime ai polli.

La risposta dei sindaci al  deviante e subdolo “bio,bio, bio..” dei soloni e degli impostori, consiste nel formalizzare il coinvolgimento e la partecipazione diretta dei cittadini all’attuazione di strategie per clima, qualità dell’aria, sviluppo urbano e mobilità, nel nome della qualità della Bios (vita). Niente mangine ma  un unico: Bios!.

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